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In estate si imparano le Stem: campi estivi di scienze, matematica, informatica e coding per le studentesse

Notizie dalla provincia
24 Febbraio 2017
In estate si imparano le Stem. Campi estivi di scienze, matematica, informatica e coding

La Consigliera di paritàSilvia Cavallarin ha sottoscritto il proprio impegno a collaborare con la Fondazione Giovanni Paolo I nella persona del suo presidente Roberto Scarpa, per promuovere un progetto di partecipazione al campus estivo di cultura scientifica e tecnologica per le alunne e gli alunni, dalla terza elementare alla seconda media, delle scuole San Domenico Savio e San Pio X di Mira.

 

L’iniziativa, nata per aderire al bando “In estate si imparano le Stem. Campi estivi di scienze, matematica, informatica e coding” del Dipartimento per le Pari Opportunità in scadenza il 28 febbraio, mira a diffondere la partecipazione a percorsi formativi in queste discipline, in particolar modo da parte delle piccole studentesse, cui verrà riservata una quota minima del 60%: un criterio che ha lo scopo di riequilibrare la loro scelta e presenza nei futuri percorsi di studio rispetto ai compagni di scuola.

 

Partner scientifici del progetto che si candida al finanziamento ministeriale, sono:

- la Facoltà di Fisica dell’Università di Trieste

- la Fondazione Museo Civico di Rovereto sezione robotica

- la collana Editoriale scienza dell’editrice Giunti

- l’associazione di promozione sociale Digiveneto, organizzatrice di  corsi gratuiti di coding per ragazzi e ragazze.

 

Il progetto intende sviluppare una reale consapevolezza delle attitudini femminili ancora inespresse rispetto a queste materie, per prospettare in loro uno sviluppo professionale e lavorativo che può offrire importanti possibilità nel futuro, sia in termini di occupabilità che di retribuzione.

 

Su questi elementi, secondo la Consigliera, si possono modificare le attuali debolezze del mercato del lavoro che vedono un divario del tasso di occupazione femminile inferiore di 20 punti percentuali nell’area metropolitana veneziana rispetto a quello maschile, superiore di un punto e mezzo rispetto al dato nazionale (dati Istat, 2015). Da qui la convinta adesione, sottoscritta ieri giovedì 23 febbraio, al progetto della Fondazione Giovanni Paolo I di Venezia, che gestisce le scuole di Oriago.

 

Dichiara la Consigliera di parità Silvia Cavallarin: “La valorizzazione dei talenti, delle competenze e della creatività, tanto delle ragazze quanto dei ragazzi, è essenziale per costruire una società con una maggiore qualità di vita per tutti. Promuovere la parità di genere è anche vitale per la crescita economica, la coesione sociale e la competività e può essere un’efficace risposta all’attuale crisi economica”. 

 

 

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