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Consiglio metropolitano e Conferenza dei Sindaci approvano il rendiconto di gestione 2021 della Città metropolitana

Notizie dalla provincia
29 Aprile 2022
consiglio metropolitano

Il Consiglio Metropolitano ha approvato oggi, dopo aver ricevuto il parere positivo della Conferenza dei Sindaci, il rendiconto di gestione 2021 della Città metropolitana di Venezia che si chiude con dei risultati molto positivi sotto il profilo finanziario ed economico malgrado il difficile momento post pandemia.

Sono quattro gli aspetti fondamentali che caratterizzano il documento finanziario approvato in sede di Consiglio. Il primo riguarda la chiusura positiva dei dati finanziari ed economici 2021 (avanzo,  liquidità utile di esercizio +7,3 milioni di euro) nonostante la grave crisi economica scaturita durante la pandemia i cui riflessi si sono manifestati nell’ultimo biennio: tutto ciò è stato reso possibile grazie ad alcune misure adottate nel corso degli ultimi 3 anni che hanno razionalizzato e ridotto la spesa corrente cosiddetta “rigida” (azzeramento del debito , riduzione spesa corrente non produttiva). 
Il secondo elemento riguarda il consolidamento della capacità di pagamento dei propri fornitori in tempi rapidi (8,29 giorni di media dal ricevimento della fattura) e il terzo il potenziamento attività di programmazione e coordinamento a favore dei comuni dell’area metropolitana. Quarto e ultimo elemento di forza è stato il potenziamento degli interventi in materia di viabilità, sicurezza stradale ed edilizia ((da 7,5 mln del 2017 a 29 mln del 2020  a ben 41 mln di euro del 2021).

Tali risultati positivi sono frutto anche di una politica di bilancio di continua razionalizzazione della spesa corrente con riduzione costante della stessa resa necessaria dai tagli pesantissimi operati dal legislatore alle Province e Città metropolitane che hanno drenato risorse finanziarie proprie delle stesse (per la Città metropolitana di Venezia ben 25,9 mln dal 2016 al 2018 e 18 mln a partire dal 2019). I dati del 2021 sono inoltre influenzati pesantemente dall’emergenza epidemiologica che ha inciso in misura rilevante sul crollo di alcune entrate tributarie  e sull’aumento di alcune spese  legate al Covid non coperte, come nel corso del 2020, da rilevanti  maggiori trasferimenti erariali pari a 14,4 mln di euro.

 

“Nei bilanci ci sono delle regole da rispettare. E per farlo bisogna saper fare bene il proprio mestiere e conoscere i numeri e i conti. Quello che la Città metropolitana ha dimostrato in questi anni è di essere un ente che è in grado di badare bene ai suoi conti e ai bilanci e soprattutto li sa gestire e investire – ha detto il Sindaco Luigi Brugnaro – Efficientare significa ottimizzare i conti dell’ente o di un’azienda e la Città metropolitana è tra le prima in Italia in questo. U n risultato che deve rendere orgogliosi tutti, consiglieri e dipendenti compresi. Il bilancio è la parte centrale di tutto. Poi possiamo dividerci sulle cose da fare. Grazie, dunque, a tutti per il lavoro svolto finora”.

 

Nell’esercizio 2021 l’equilibrio gestionale di parte corrente evidenzia un risultato positivo pari a + 7,3 mln di euro  (dato dalla differenza tra entrate correnti e spese correnti + rimborso prestiti) contro i 27,8 mln del 2021, i 19,8 del 2019  i 16,025 mln del 2018, i 10,074 mln del 2017 e gli 8,788 mln di euro del 2016, nonostante l’elevato importo del contributo netto dovuto allo stato (ben 18 mln di euro) in base alle ultime leggi di stabilità.

Anche nel 2021 la Città metropolitana ha finanziato con risorse proprie importanti progetti che hanno coinvolto tutti i comuni dell’area metropolitana come per esempio il progetto "6Sport" con assegnazione voucher di 180 euro ai bambini di 6 anni per avvio attività sportiva.

 Altri importanti iniziative sono state avviate nel corso dell’esercizio grazie all’ottenimento di risorse da parte dello Stato ed altri enti, tra questi: progetto su agenda digitale al quale hanno aderito 21 comuni dell’area metropolitana e 1 unione di comuni del miranese; progetto di marketing territoriale in corso di svolgimento e progetto Pages sulla sostenibilità ambientale.

Va evidenziato, inoltre, il consolidamento e potenziamento nel corso del 2021 del ruolo assunto dalla Città metropolitana nel porre in essere attività di coordinamento e ausilio a tutti i comuni del proprio territorio. Alcuni esempi riguardano il potenziamento dell’attività della SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) a favore dei comuni (sono state concluse 70 procedure di gara nel corso del 2021 (senza alcun annullamento di gara) per i 46 comuni ed enti convenzionati con la Città metropolitana di Venezia); e ancora, il consolidamento dell’attività di consulenza dell’Ufficio legale della Città metropolitana di Venezia a favore dei comuni convenzionati (21 comuni ) e del suo ruolo di coordinamento assiema alla società in House Venis Spa nello sviluppo dell’agenda digitale (progetto CON ME), grazie alla sottoscrizioni di apposita convenzione con 21 comuni ed una unione di comuni che prevede la razionalizzazione delle infrastrutture di Datacenter (centralizzate presso data center di Venis Spa), la messa a norma ed in sicurezza dei server, l’erogazione al cittadino dei servizi digitali interoperabili (estensione del touch point DIME concesso in riuso dal Comune di Venezia ai comuni del territorio metropolitano). Importante è stato anche il potenziamento del ruolo assunto dall’Ufficio Europa della Città metropolitana di Venezia nel promuovere e coordinare , sinergicamente con altri uffici nella presentazione di proposte progettuali per ottenimento di finanziamenti statali e comunitari (Pinqua, Piani Integrati Urbani, Bandi Forestazione, progetto Pages relativo all’Agenda per lo sviluppo sostenibile ).

 

“Nel 2021 si registra, inoltre, un incremento considerevole della spesa per investimenti (da 7,5 mln del 2017 a 29 mln del 2020  a ben 41 mln di euro del 2021), - ha aggiunto il dirigente responsabile del bilancio della Città metropolitana Matteo Todesco - Grazie alla capacità dell’Ente di reperire nuove maggiori entrate da trasferimenti e alla politica di integrale autofinanziamento dei propri investimenti senza ricorrere a nuovo debito. In particolare gli investimenti per viabilità salgono dai 12,3 mln del 2019 a 15,3 mln di euro del 2020 ai 17,3 mln del 2021 (di cui 9,1 mln relativi al bando periferie con corrispondenti trasferimenti a comuni in qualità di soggetti attuatori per interventi di riqualificazione stazioni ferroviarie, restauro palazzo del casinò del Lido di Venezia, cantina dei talenti in comune di San Donà di Piave) e riguardano prevalentemente manutenzione straordinaria diffusa su tutte le strade metropolitane, manutenzione  straordinaria sui  ponti oltre a interventi su nuove piste ciclabili”.

 

In tema di Edilizia scolastica si registrano ben 20,2 mln di euro (contro i  12,3 mln di impegni del 2020) destinati prevalentemente ad interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria diffusa ed efficientamento energetico sugli immobili di proprietà .

Aumentano, inoltre, anche i pagamenti per stati avanzamento lavori (ulteriore elemento positivo in quanto destinato ad accrescere la liquidità per le imprese del territorio),   dai 21 mln del 2019 a 39 mln del 2021 grazie ad una accelerazione nella realizzazione di importanti opere pubbliche in materia di edilizia scolastica ( per 17,2 mln di euro), viabilità 18,1 mln di euro , edilizia patrimoniale (per 2,3 mln di euro).

La Conferenza dei Sindaci, che ha dato parere favorevole al rendiconto di gestione 2021, è stata anche l’occasione per fare il punto sui finanziamenti del Pnrr che hanno consentito di vedere finanziato il progetto guida Bosco dello Sport e PiùSprint (Integrato Urbano per SPort Rigenerazione Inclusione Nel Territorio metropolitano veneziano) che vedrà finanziati 34 progetti per 28 comuni metropolitani con un contributo di 139.637.277 euro.

 

“Per ottenere i fondi del Pnrr solo noi abbiamo coinvolto i comuni della Città metropolitana. Vero, alcuni son rimasti penalizzati ma abbiamo già detto che con altri finanziamenti cercheremo di rendere possibili anche i loro progetti rimasti esclusi – ha aggiunto Brugnaro -. Le altre città metropolitane, al di là dei bilanci, hanno scelto di fare un solo progetto al massimo due nella città capoluogo. La nostra, dunque, è stata una scelta politica e democratica per il territorio. Anche questa è cultura, cultura della consapevolezza di essere in un territorio metropolitano che non è solo Venezia ma tutto ciò che sta intorno. È un dato di fatto che le strutture del Bosco saranno a disposizione di tutti i giovani e gli abitanti della Città metropolitana. Il progetto è stato approvato e firmato da tre ministri della Repubblica seri e non della mia parte politica. Cultura è comprendere il piano politico di questa operazione che  ci han detto che è il miglior progetto in Italia”.

 

Il Consiglio metropolitano ha approvato anche una delibera per la tutela delle minoranze linguistiche storiche a Fossalta di Portogruaro e Portogruaro e  l’adesione ad un decreto  che crea un nuovo criterio per le assunzioni nell’ente. La novità è che viene abbandonato il turn over (cessazioni/assunzioni) ma si porta al centro il bilancio , la meritocrazia e la virtuosità dell’ente che d’ora in avanti potrà assumere nuovo personale senza variazione di spesa e in base alla ricognizione dei carichi di lavoro che verrà presentata dai singoli dirigenti.

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