La Regione Veneto, con legge n. 11 del giugno 2013, ha sottratto alla Provincia - e anche alla futura Città Metropolitana di Venezia – la possibilità di continuare a gestire i servizi dedicati all’accoglienza e all’informazione turistica attraverso la propria azienda Apt in base al previgente regime di delega. Ha quindi tagliato le risorse che trasferiva alla Provincia per far fronte a tali servizi che oggi, quindi, si sono ridotte quasi a zero.
Nel “disegno” regionale tali funzioni, essenziali per un territorio ad altissima vocazione turistica, vengono riservate alla Regione stessa per la programmazione e ai cosiddetti Ogd (organismi di gestione della destinazione) essenzialmente da formarsi, in primis, tra i comuni turistici e soggetti privati.
A regime, quindi, la Provincia non ha più la competenza allo svolgimento di tali attività, tanto da dover essere costretta a porre in liquidazione la propria azienda Apt ed essere impegnata quotidianamente ad assicurare un futuro ai lavoratori che per molti anni, con riconosciuta professionalità, hanno svolto il servizio nelle varie aree del territorio.
Il Comune di Jesolo, evidentemente, ad oggi non ha ancora messo a punto l’organizzazione del servizio di accoglienza ed informazione sulla base di quanto consentitogli dalla legge regionale n. 11 già a partire dal 2013, e ricorre tutt’oggi alla supplenza garantita dall’azienda provinciale, con risorse della Provincia, in base ad una disciplina transitoria garantita dalla regione sino a settembre di quest’anno, sostenuta da una insufficiente contribuzione economica.
Nel frattempo, la Provincia ha stipulato appositi accordi di collaborazione con alcuni comuni: Cavallino Treporti è già pienamente operativo ed anche con Caorle l’intesa è stata raggiunta.
Per facilitare l’accordo con Jesolo, tenuto conto della sua fortissima vocazione turistica, la Provincia ha messo a disposizione del Comune anche importanti asset patrimoniali quali la gestione del palazzo Kursal e l’annesso parcheggio da 400 posti, concedendone l’utilizzo commerciale al Comune per molti anni a fronte dell’utilizzo di un numero di lavoratori necessario a garantire la qualità dei servizi di informazione ed accoglienza.
Per concludere l’accordo, il Comune è stato più volte convocato e il commissario Cesare Castelli – costantemente impegnato sul problema – auspica che prevalgano la ragionevolezza e gli interessi del territorio e quindi, che a brevissimo si possa raggiungere l’intesa che consenta di accogliere al meglio i flussi turistici.