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A San Servolo torna “Registri” quattro concerti con artisti internazionali che suoneranno lo storico organo conservato nella chiesa dell’isola

Notizie dalla provincia
3 Ottobre 2023
San Servolo

Dopo il successo di un anno torna “Registri. Arte dei suoni per l’organo di San Servolo”, la rassegna internazionale di sperimentazioni sonore per organo ed elettronica che vien ospitata dall’isola della Città metropolitana di Venezia. Quattro i concerti per organo e viola da gamba e per organo ed elettronica che si svolgeranno tra ottobre e novembre da parte di altrettanti artisti internazionali. Le quattro performance sono in programma  nei giorni 13, 20 e 27 ottobre e venerdì 3 novembre  con inizio alle ore 18,00. 

I concerti saranno ospitati tutti nella Chiesa dell’isola di San Servolo a Venezia dove è collocato un organo di inestimabile preziosità, uno strumento del 1745 costruito dall’organaro Pietro Nachini (Petar Nakić) che si distingue per trasparenza sonora, equilibrio fonico e cantabilità. A Nachini si devono a Venezia anche altri celebri strumenti come quelli della Scuola Grande di San Rocco e della Basilica di San Giorgio Maggiore; numerosi sono inoltre i suoi strumenti in altre province del Veneto, in Friuli Venezia Giulia e attorno alle due sponde dell’Adriatico. L’organo è stato restaurato a cura di San Servolo srl, la società in house della Città metropolitana di Venezia, e già in passato si sono tenuti in chiesa alcuni concerti con l’utilizzo di questo strumento

La prima artista in residenza che si esibirà  venerdì 13 ottobre è Nanneke Schaap (viola da gamba), già professoressa nei conservatori di Verona, Parma e Milano attiva anche come direttrice di ensemble barocchi tra Olanda ed Italia. Nel suo concerto a San Servolo propone musiche dal Cinque- al Settecento per le quali l’organo Nachini, suonato da Marija Jovanovic, accompagna la viola da gamba (strumento ad arco antico) mettendo in luce le proprie caratteristiche di cantabilità.

Nel secondo appuntamento Gilberto Scordari (organo, Conservatorio di Udine) e Michele Del Prete (elettronica, Accademia di Belle Arti di Venezia) lavorano ad un dialogo fra repertorio antico e musica contemporanea. Il programma alterna musiche del Cinque- e del Seicento, proposte in forma originale lavorando esclusivamente su fonti antiche, a nuove sonorità che nascono dallo studio del repertorio antico per combinare assieme organo ed elettronica.

La terza proposta nasce dalla residenza di un duo britannico che da oltre dieci anni lavora a diversi progetti sul rapporto tra organo ed elettronica, Lauren Redhead (organo) ed Alistair Zaldua (elettronica). La loro ricerca a San Servolo, che verte anche sullo studio di nuove forme di notazione musicale, è dedicata all’esecuzione di opere del repertorio britannico contemporaneo e di un importante lavoro della compositrice contemporanea svizzera Annette Schmucki. 

L’ultima serata segue i fili del dialogo di musica antica e musica contemporanea grazie al lavoro di Federico Costanza(elettronica) e di Marija Jovanovic (organo). L’attenzione di Costanza (che vive tra Venezia e Siena, dove insegna in conservatorio) è rivolta al rapporto tra suono dell’organo Nachini e il modo unico in cui si diffonde nello spazio della Chiesa di San Servolo; a questa ricerca la Jovanovic, una specialista della musica antica, affianca pagine del repertorio barocco veneziano.

Gli organisti invitati risiederanno per una settimana sull’isola di San Servolo per preparare un programma musicale unico,sviluppato grazie ad un’intensa ricerca sulle caratteristiche dello strumento di Nachini. Gli artisti avranno occasione di esplorare in profondità le combinazioni dei registri dello strumento, le condizioni acustiche proprie alla Chiesa di San Servolo e le possibilità di un’elettronica pensata appositamente per questo ricchissimo ambiente sonoro. Ogni concerto rappresenta l’esito conclusivo del lavoro di ogni musicista durante la residenza, ed è dunque un evento sonoro che fonde sperimentazione, echi del repertorio veneziano antico e pratiche contemporanee in modo irripetibile.

Le quattro residenze si distinguono per le diverse pratiche musicali che verranno sviluppate. Dopo ogni concerto di Registri sarà possibile conoscere da vicino l’organo di San Servolo grazie ad alcune brevi visite guidate allo strumento condotte in piccoli gruppi. L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con la Vrije Universiteit (Amsterdam), Het Orgelpark (Amsterdam) e l’Accademia di Belle Arti di Venezia. Si ringrazia l’Ufficio Liturgico del Patriarcato di Venezia.

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