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Stati generali delle dieci Province - Città Metropolitane

Notizie dalla provincia
16 Luglio 2012
Bologna, sala rossa di Palazzo Malvezzi

Venerdì 13 luglio alle  nella Sala Rossa di Palazzo Malvezzi sede della Provincia di Bologna, in Via Zamboni 13 si sono riuniti i presidenti (per Genova il commissario) delle 10 Province metropolitane:

- Antonio Saitta Provincia di Torino,

- Guido Podestà Provincia di Milano,

- Francesca Zaccariotto Provincia di Venezia,

- Beatrice Draghetti Provincia di Bologna,

- Andrea Barducci Provincia di Firenze,

- Nicola Zingaretti Provincia di Roma,

- Luigi Cesaro Provincia di Napoli,

- Francesco Schittulli Provincia di Bari,

- Giuseppe Raffa Provincia di Reggio Calabria,

- Giuseppe Piero Fossaticommissario della Provincia di Genova. 

 

Durante la riunione con i presidenti delle previste dieci Città metropolitane e nel corso della conferenza stampa, la presidente della presidente della Provincia di Venezia Francesca Zaccariotto ha dichiarato: «Sono diverse le questioni implicate dalla costituzione della città metropolitana, ma la domanda di fondo è: vogliamo davvero le città metropolitane, e soprattutto vanno fatte proprio adesso, sono necessarie, in piena crisi del paese, con i territori che sembrano sempre più lontani dal centro, poco rappresentati dal centro della nazione, dai capoluoghi? Le città metropolitane sono previste per legge da 22 anni e ci sarebbero stati due decenni per progettarle, definendo confini, funzioni, rapporti con i comuni, aspetti giuridico amministrativi in modo razionale ed efficace. Oggi si fa un decreto legge con carattere di necessità, che è dubbia, dato il contesto generale, e di urgenza, ma il 1 gennaio 2014 non mi sembra rispettare l'aspetto dell'urgenza implicato dal ricorso allo strumento del decreto. La Regione del Veneto ha fatto una legge specifica sulle cittá metropolitane la n 36 del 93 ma nulla di fatto per quasi 20 anni. E allora? Perchè adesso dovrebbe essere tutto più semplice, quando la situazione generale è più complessa e confusa, e c'è anche la questione della legittimità, perchè  il sindaco del Comune capoluogo non è stato scelto dai cittadini in rappresentanza del territorio veneziano, e ribadisco che il governo dei territori e dell'area vasta deve andare ai presidenti eletti e non ai nominati, non in una logica di spartizione e di nomine che non condivido. È un attacco frontale alla democrazia. Sarebbe stata un'ottima occasione, ci eravamo candidati, ma la sperimentazione sulla città metropolitana non può che passare dal confronto con i comuni che invece non sono stati affatto consultati, nè da Anci né dal comune capoluogo. E ricordo solo a titolo d’esempio i quattro referendum promossi dai cittadini di Mestre per staccarsi dalla città di Venezia, e Cavallino Treporti che è diventato comune autonomo nel 99».

 

 

All’ordine del giorno dell’incontro c’erano le norme e gli articoli del decreto legge sulla spending review in merito all’istituzione delle Città metropolitane. 
 

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